Condizioni quadro favorevoli sono l’ABC di un’azienda di successo. Sono la base per creare un team motivato che impiega le proprie capacità, conoscenze e il proprio impegno a favore dell’azienda. Viceversa, la mancanza di una cultura aziendale e gestionale positiva e motivante può causare sovraccarico, stress e, nel peggiore dei casi, burnout e assenze dal lavoro.
Stress, sovraccarico di lavoro, capi difficili, divergenze con i colleghi: chi in queste situazioni non ha mai pensato di voler gettare la spugna? Ognuno di noi vive giornate di lavoro faticose, ma la situazione diventa problematica se il senso di oppressione persiste e non vi è alcuna prospettiva di miglioramento. E anziché porre fine al rapporto di lavoro o cercare altre soluzioni, ci chiudiamo in noi stessi e, nel peggiore dei casi, ci ammaliamo. Ciò di cui abbiamo bisogno è una buona organizzazione del lavoro e una valorizzazione all’interno del team. Se manca un buon equilibrio fra questi aspetti, le conseguenze possono essere la perdita di motivazione, ma anche problemi di salute dei collaboratori.
In veste di manager o anche di membro responsabile di un team, allora, come potete assicurare che nel vostro gruppo non si arrivi a tanto? Abbiamo raccolto qualche domanda per voi a cui potete rispondere con spirito critico. Che siate un capo o il membro di un team, ognuno può fare la sua parte per contribuire a creare un clima di lavoro motivante.
Come ci si può aspettare dai propri collaboratori un sano equilibrio tra vita lavorativa e privata, se incarniamo noi stessi un esempio negativo? Con il proprio modo di affrontare questi due aspetti, ogni collaboratore può generare una dinamica positiva o negativa all’interno del team. Un fattore importantissimo è che i fatti dicono più delle parole: predicare equilibrio fra vita privata e lavoro serve a poco se non lo si vive in prima persona.
Consigli pratici per i manager: che si tratti di hobby, sport, amici o famiglia, iniziate voi a dare il buon esempio e, oltre a lavorare, praticate attività che vi rendano felici e vi riempiano di energia.
Possono riguardare il singolo collaboratore, il team o tutta l’azienda, ma gli obiettivi sono sempre un presupposto importante per un’efficace gestione del tempo. E gli obiettivi concordati sono strumenti di pianificazione e organizzazione eccellenti. Affinché esercitino il massimo della loro efficacia, gli obiettivi dovrebbero sempre essere SMART: S – specifici, M – misurabili, A – accettati, R – realistici, T – a termine.
Consigli pratici per i manager: formulate obiettivi chiari insieme ai vostri collaboratori e verificateli regolarmente.
Conoscete le mansioni e i carichi di lavoro all’interno del vostro team? Da una prospettiva esterna, la suddivisione e il carico non sempre sono facili da valutare. Ma vale la pena approfondire. Se le mansioni di lavoro sono in linea con le capacità di un collaboratore, egli può impegnarsi per l’azienda con serietà e fiducia in se stesso.
Se invece non sono in linea, il collaboratore si sente sovraccaricato, o magari anche sottoutilizzato, ma in entrambi i casi si può generare uno stato di stress che, nel tempo, può far perdere la motivazione.
Nel peggiore dei casi, lo stress può dare origine a malattie psichiche come la depressione o il burnout. Ma anche disturbi fisici come ipertensione, aritmia cardiaca, disturbi gastrointestinali e diabete possono insorgere in conseguenza di sovraccarico e stress permanente.
Consigli pratici per i manager: verificate regolarmente la descrizione di lavori e funzioni così come il carico percepito personalmente con i vostri collaboratori.
Paradossalmente, non tutti i collaboratori sanno quale sia la missione dell’azienda in cui lavorano ogni giorno. Nella vostra azienda, esistono una visione chiara e obiettivi aziendali concreti? Se sì, sono noti a tutti i collaboratori? Una questione che non finiremo mai di ribadire: perché se i collaboratori si identificano con la visione e gli obiettivi dell’azienda, il loro lavoro acquista maggiore significato e a sua volta promuove la motivazione.
Consigli pratici per i manager: promuovete la cultura e i valori della vostra azienda attraverso una comunicazione chiara e comprensibile della missione aziendale e adoperatevi affinché quest’ultima venga attuata con coerenza.
Un elevato grado di competenza decisionale e responsabilità personale sono al tempo stesso una sfida e un incentivo per i collaboratori. I collaboratori che hanno la possibilità di ripartire in modo autonomo e diversificato il proprio lavoro sono più motivati e più preparati ad affrontare situazioni di stress e pressione.
Anche una regolamentazione flessibile degli orari di lavoro favorisce il campo d’azione personale e aumenta la soddisfazione dei dipendenti.
Consigli pratici per i manager: lasciate che i vostri collaboratori organizzino il più autonomamente possibile il loro lavoro. Consentite che ognuno possa adottare il proprio stile di lavoro e orari flessibili.
Il datore di lavoro può fare molto con il proprio sostegno e una comunicazione aperta e improntata alla valorizzazione. Parlare tempestivamente di eventuali conflitti all’interno del team contraddistingue una comunicazione aperta. E ne vale la pena: perché un buon team può fare cose straordinarie e andare ben oltre i propri limiti. Viceversa, un team male assortito compromette produttività e ambiente di lavoro. Esso mette in pericolo sia l’azienda, sia la salute di tutti i membri del team. Critiche e rimproveri continui comportano stress e insicurezza. Parole di lode e di apprezzamento al momento giusto hanno invece un effetto positivo.
Consigli pratici per i manager: c’è qualche criticità all’interno del vostro team? Parlatene proattivamente. E non dimenticate: la lode è un incentivo!